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Nato da una famiglia di musicisti rom, per 25 anni ha suonato la sua fisarmonica in vari paesi europei, per approdare nel '96 in Italia. Ha lavorato con personaggi come Moni Ovadia e Dario Fo, ha suonato con Vinico Capossela e Piero Pelù, ha collaborato con “I Malapizzica” e il gruppo jazz “Ottavo Richter”, e insieme ai suoi Muzikanti si è esibito in numerose occasioni, aprendo anche il concerto di Goran Bregovic a Milano.

Dice Jovica: «Mio bisnonno è morto a centosei anni con il violino in mano. Io ho cominciato a suonare da bambino. La musica tzigana si suona in maniera diversa: non con le note, ma con il cuore. Chi suona con il cuore quello che sente, piange. Prima piange quello che suona, poi piange quello che sente. E questo a noi ce l’ha lasciato Auschwitz».