Nel 2008 ha pubblicato “Lavorare uccide”, analisi critica del fenomeno delle morti sul lavoro in Italia. Del 2009 sono invece “Servi”, il racconto di un viaggio nei luoghi e nelle storie dei clandestini al lavoro, e il secondo libro di poesie, “L'inappartenenza”. Nel 2012 ha pubblicato “Il contro in testa” e il romanzo “La parte del fuoco”.
Collabora con il manifesto (curava anche una rubrica settimanale su l'Unità) e ha fatto parte della redazione della rivista online Nazione Indiana.
Come musicista, dopo l'esperienza col gruppo degli Swan Crash, l'affermazione di Marco Rovelli è legata alla vicenda musicale dei Les Anarchistes, gruppo vincitore, fra le altre cose, del premio Ciampi 2002 per il miglior album d'esordio. Nel 2007 ha iniziato un percorso come solista. Nel 2009 ha pubblicato il primo cd, “libertAria”, nel quale ci sono canzoni scritte insieme a Erri De Luca, Maurizio Maggiani e Wu Ming 2, e al quale hanno collaborato Yo Yo Mundi e Daniele Sepe.
In campo teatrale, dal libro “Servi” Marco Rovelli ha tratto, nel 2009, un omonimo racconto teatrale e musicale che lo ha visto in scena insieme a Mohamed Ba, per la regia di Renato Sarti del Teatro della Cooperativa. Nel 2011 ha scritto “Homo Migrans”, diretto ancora da Renato Sarti: in scena, insieme a Rovelli, Moni Ovadia, Mohamed Ba, il maestro di fisarmonica cromatica rom serbo Jovica Jovic e Camilla Barone.
ANDREA STAID
Storico e antropologo, editor della casa editrice Elèuthera, vice-presidente della associazione degli editori indipendenti ODEI, Staid è anche docente di antropologia culturale presso il NABA.
Ha presentato e introdotto vari testi in librerie e università collaborando con David Graeber, Marc Augè, Claudio Venza, Pino Cacucci, Paolo Rossi, Leonardo Lippolis, Carlo Cellamare, Tomas Ibanez, Eduardo Colombo, Franco La Cecla, Marco Aime, Ascanio Celestini.
Il suo percorso segue due linee di ricerca: una specifica su identità culturale, ibridazione e processi migratori e l'altra su relazioni di potere-dominio-autorità e di studio etnografico di culture altre, che vivono o hanno vissuto in società senza stato e con relazioni di potere orizzontali.
Ha scritto “Le nostre braccia, meticciato e antropologia delle nuove schiavitù” (Agenziax, 2011) e
“Arditi del popolo”, (La Fiaccola, 2007) oltre a diversi articoli su riviste cartacee e digitali, tra le quali Libertaria, A rivista, Alfabeta2, Doppiozero, Carmilla.